Io non so. Ed invidio chi sa.Invidio chiunque abbia le risposte a tutto e a tutti, invidio chi sa esprimere un concetto, che davanti ai miei occhi appare imponderabile. Invidio chi sa armeggiare con destrezza paroleContinua a leggere…
Categoria: Lettere del Direttore
Gli editoriali di Gerry Mottola
Il rispetto per le parole. Il pieno ed il vuoto.
Può mai andare d’accordo il pieno con il vuoto? Due vocaboli così distanti, due concetti così apparentemente in contrasto, possono mai trovare una via d’intesa, una logica comune che li unisca, oltre quella della evidenteContinua a leggere…
Rieccoci
Rieccoci. È passato del tempo dalla mia ultima lettera. Un esilio forzato. Ma, purtroppo, necessario. La situazione è da tenere sotto controllo, e i pensieri non smetteranno di corrucciarsi davanti ad ogni nuovo esame, adContinua a leggere…
Ottobre, un mese di opportunità
Lo scorso 12 Ottobre si è commemorata la “scoperta dell’America”. Pensiamoci un po’, che c’è di più emblematico di questo evento per dimostrare che la vita è piena di opportunità, che ci possono essere deiContinua a leggere…
Il volo del moscone
“La libertà non è star sopra un albero, Non è neanche il volo di un moscone”, cantava Gaber anni fa e proprio come concludeva lui nel ritornello, “Libertà è partecipazione”.Dal canto mio, aggiungerei condivisione, com’èContinua a leggere…
Riprendiamo i nostri passi…
Per questo numero ho l’arduo compito di sostituire il nostro direttore Gerry Mottola bloccato da alcuni problemi personali, nella scrittura dell’editoriale. Mi ha affidato questo incarico, e gliene sono davvero grato perché è un onoreContinua a leggere…
Il rischio della certezza
La mia lettera di giugno sarà molto breve. Lascio la parola al Vice Direttore Giorgio Gabrielli, che illustrerà le ragioni di questo particolare numero. Ispirandoci alle verità sottese, alla straordinaria potenza del nuovo romanzo di GiuseppeContinua a leggere…
Il faro
Eccomi nuovamente alle prese con la difficoltà di mettere nero su bianco. Eccomi nuovamente a scoprire l’incapacità di trovare le parole buone, di scovare in qualche angolo del mio cuore le giuste lettere, di comporle,Continua a leggere…
L’aquilone
Nei giorni scorsi ho ricevuto una splendida lettera. Mi piace chiamarla ancora così. Un nostro lettore, un personaggio, un grande personaggio. Per ora mi ha chiesto di restare anonimo, ma ci ha promesso un suoContinua a leggere…
Nonostante tutto, è primavera
Per chi, come me, fa del suo lavoro la ricerca di tradurre in testi, pensieri o articoli le sensazioni che tutti viviamo, di fotografare attimi vissuti, di poter sentirsi dire “…è vero! Hai scritto qualcosaContinua a leggere…
Vecchio…
Le mie non perfette condizioni di salute avrebbero dovuto richiamarmi ai box. Ma non è stato possibile. Troppo forte la spinta di andare comunque avanti, di non marcare visita ai nostri lettori, di impedire aContinua a leggere…
È la donna che ci salverà. Per amore, solo per amore.
Chi ha la bontà di seguire le mie lettere, non avrà certo mancato di notare l’evoluzione che hanno avuto nel tempo. Ogni mio scritto è sempre stato accompagnato da una presentazione del giornale, una descrizioneContinua a leggere…
Alziamo il volume
Credo di aver più volte espresso la mia inadeguatezza. Non sono un bravo direttore. Non sono un esperto analista. Non sono in grado di curare sintesi politico – sociologiche, di offrire spiegazioni a fatti eContinua a leggere…
Le cose belle
Le cose brutte, spesso, arrivano all’improvviso. In questo periodo, poi, le cose brutte vanno ad infilarsi nel groviglio oscuro dei nostri pensieri, nelle pieghe sofferenti delle nostre anime, quotidianamente prese a sassate. Le cose brutteContinua a leggere…
Il tempo di un momento
In quei momenti così difficili da decifrare, in quelle situazioni storiche, politiche e sociali che sfuggono alla mia comprensione, sono letteralmente assalito da un profondo senso di inadeguatezza e tormentato da una domanda, che, purtroppo,Continua a leggere…
La riscoperta del sentimento
Dobbiamo fare i conti con questo mondo. Dobbiamo fare i conti con la nostra pochezza di essere umani. Dobbiamo fermarci e capire quello che ci sta accadendo. Il barbaro massacro del povero Willy non deveContinua a leggere…
Un mondo più a forma di noi
Lo sappiano bene. Non è la solita estate. E a descrivere quello che circola nelle nostre menti ce ne vuole. Ma la nostra vita va avanti, i nostri sguardi devono continuare a scovare angoli nascosti,Continua a leggere…
Sempre in viaggio…
Il viaggio di Condivisione Democratica va avanti. I luoghi raggiunti continuano ad emozionarci, i nostri incontri sono sempre più coinvolgenti e stupiscono sempre di più i nostri occhi; sono capaci di accarezzare il nostro desiderioContinua a leggere…
Nel colore, la sofferenza. Nella sofferenza, il colore
Nello scorso numero abbiamo rivolto un appello alla classe politica di questo Paese. Non siamo stati ascoltati. L’asprezza dei toni dello scontro politico continua, nostro malgrado, ad incrementare la precarietà dei nostri giorni. Il sensoContinua a leggere…
Questo è il tempo…
La mia avventura umana e professionale ha ricevuto tanti doni. Sottili e giganti sensazioni, incontri, confronti, sguardi, pensieri. Tutto fa parte del mio vissuto, e lì resterà per sempre. Una delle emozioni che maggiormente haContinua a leggere…
Questa primavera…
“Ci sono dei momenti in cui uno vorrebbe dire talmente tante cose che forse l’unico modo per dirle tutte è stare zitto…”. Così, Leonardo Pieraccioni nel suo Ciclone. Un ciclone d’amore sconvolse la vita del teneroContinua a leggere…
Il sentimento della comunicazione
“Chissà se queste macchine che parlano per noi… ci avvicinano… o ci allontanano…” scriveva e cantava una ventina di anni fa Claudio Baglioni (“Chi c’è in ascolto”, 1999). Con questo nuovo numero di Condivisione DemocraticaContinua a leggere…